Verso l’aftermarket del futuro con Assoricambi

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Trent’anni di esperienza nell’aftermarket, 112 aziende associate e presenti su tutto il territorio nazionale, più di 70 fornitori partner e oltre 1.400 officine affiliate. Sono questi i numeri di Assoricambi, primo consorzio d’Italia dedicato ai ricambisti in grado, nel corso degli anni di instaurare e mantenere un dialogo con i più grandi produttori e distributori del settore.

Un percorso che oltre ad essere racchiuso nei quattro valori fondamentali della vision dell’associazione – Crescita, Innovazione, Conoscenza e Condivisione – è stato condensato in un libro che, giunto alla sua seconda edizione (la prima risale al 2016), è stato presentato a Milano lo scorso 18 luglio: Il manuale per il ricambista di successo.

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Un vero e proprio compendio delle best practices adottate dalle aziende associate ad AssoRicambi in termini di gestione, logistica e risorse umane.

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Al fianco dei ricambisti da tre decenni

Quello rappresentato dal manuale è un momentaneo punto di arrivo di un percorso che ormai dura da 30 anni. “Assoricambi – ha dichiarato Giampiero Pizza, direttore generale del Consorzio dal 2011 – nasce con l’obiettivo precipuo di migliorare le condizioni di acquisto di approvvigionamento delle aziende associate. Dopo averlo fatto per oltre vent’anni, ci siamo posti questa domanda: può essere solo questa la nostra missione?”.

Una domanda a cui l’associazione ha risposto sviluppando strumenti adatti a fidelizzare il mercato di riferimento, quello dei riparatori, verso i propri associati. Tool come AssoService. Si tratta di un programma di fidelizzazione in grado di offrire “tanto alle officine indipendenti – ha sottolineato Pizza –  quante a quelle di casa madre, ma che decidono di non proseguire più su quella strada, un set di strumenti che oltre a dare un’immagine e un gestionale, offrono visibilità sia online che offline“.

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Giampiero Pizza, direttore generale del Consorzio AssoRicambi

Oltre ai propri tool, AssoRicambi offre anche “una formazione molto efficace che permette ogni giorno di avere un rapporto più fluido, chiaro e onesto nei confronti dell’automobilista. Con questo sistema siamo arrivati in pochi anni a circa 1.400 officine, che oggi è la numerica di questo network”.

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Aftermarket: istruzioni per l’uso

L’esperienza trentennale di AssoRicambi nel mercato dell’aftermarket è sfociata nelle pagine de Il manuale del ricambista di successo. Rispetto a quella pubblicata nel 2016, in questa seconda edizione il consorzio ha tenuto conto di alcune pratiche e aspetti che si sono ampiamente evolute negli ultimi sette anni, come la digitalizzazione delle aziende e la gestione di risorse umane. L’analisi svolta dal AssoRicambi si è svolta in due fasi, sviluppatesi tra dicembre 2022 e gennaio 2023.

La prima si è basata sulla formulazione e analisi di un questionario online, con il quale è stato possibile fotografare la situazione aziendale dei consorziati.

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Nella seconda fase, caratterizzata da visite e interviste on-site e online, i membri di AssoRicambi hanno analizzato nel dettaglio le singole best practices individuate, redigendo un manuale sintetico nel quale viene descritta l’azienda “ideale”, somma di tutte le migliori pratiche riscontrate.

“Il ricambista di fatto è un imprenditore, spesso è un microimprenditore – ha spiegato Pizza – ma non ha frequentato scuole di riferimento, non ha fatto l’università, non ha fatto una formazione dedicata: si è fatto da sé negli anni. Per questo abbiamo deciso di creare e aggiornare questo compendio di best practice che, nel corso degli anni, è diventato una pietra d’angolo per la costruzione di un set di strumenti ad esclusivo appannaggio dei nostri associati, che poi hanno contaminato anche le pratiche del mercato”.

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Stare al passo di un mercato che cambia: il futuro di AssoRicambi

In un mercato in costante cambiamento come quello dell’automotive, il comparto dell’aftermarket necessita di stare al passo coi tempi. Trasformazioni a cui Il manuale per il ricambiata di successo cerca di dare una risposta.

“Dopo aver formato gli autoriparatori – ha raccontato il direttore generale di AssoRicambi – questi ultimi ci hanno posto domande, sollevato dubbi e chiesto di fare delle attività. Man mano siamo cresciuti insieme”.

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Con l’avanzamento tecnologico, “gli ADAS, l’elettricazione dei veicoli e i motori ibridi sono temi vicinissimi e molto importanti, sui quali AssoRicambi fornisce dei corsi ad hoc per avere sempre autoriparatori pronti ad intervenire su questi veicoli”.

Anche il tanto chiacchierato passaggio della rete distributiva da concessionari ad agenzie è un aspetto che, seppur non direttamente, interessa il consorzio. Le scelte delle case madri di revocare prima i deader e poi di costruire con loro tutta una serie di contratti “porterà sicuramente delle criticità ma anche delle aree di miglioramento sul tema dei ricambi“.

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La tecnologia al servizio dei ricambisti

Anche riguardo al sempre maggiore interesse del settore dell’aftermarket verso la carrozzeria connessa è una tematica verso cui l’associazione investe ormai da tempo sensibilizzando i propri associati  e le officine affiliate alla digitalizzazione e all’uso della rete.

“È evidente – ha sottolineato Pizza – che ci sono parti dell’Italia in cui non c’è una adeguata connettività. E questo è un grosso problema: il famoso ‘divario tecnologico’ che in pratica molte realtà devono affrontare anche nell’accesso ai nuovi processi di distribuzione e produzione”

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Il direttore generale di AssoRicambi ha concluso sottolineando la necessità di “essere vicini alle nostre officine affiliate, fornendo strumenti in grado di farle crescere. E vediamo che le risposte sono molto positive e lusinghiere a qualsiasi latitudine e longitudine”.

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