Come sarà il futuro della distribuzione auto?

Come sarà il futuro della distribuzione auto? Il tema è di stretta attualità, specie dopo l’emergenza Covid che ha travolto il mondo dei concessionari. Ne abbiamo parlato con Tommaso Bortolomiol, vicepresidente di Quintegia e nostro nuovo ospite della rubrica 3 domande a.

A due settimane dalla nuova edizione di Automotive Dealer Day, l’evento organizzato da Quintegia che quest’anno si svolgerà in formato digitale, abbiamo chiesto a Bortolomiol quali sono stati gli impatti dell’emergenza Covid, come cambierà il mestiere del dealer dopo questo periodo, e fino a che punto potrà spingersi la digitalizzazione del processo di vendita.

IL FUTURO DELLA DISTRIBUZIONE AUTO – 3 DOMANDE A TOMMASO BORTOLOMIOL (QUINTEGIA)

GLI IMPATTI DEL COVID

L’avvento del Coronavirus ha avuto notevoli impatti sul mondo della distribuzione auto. “Il Covid, nello specifico, ha accelerato un processo di concentrazione delle reti che stavamo già riscontrando: già prima della pandemia avevamo stimato una diminuzione del numero degli imprenditori di circa il 30% dal 2020 al 2030 (da poco meno di 1.000 a circa 700 imprenditori). L’emergenza ha spinto questo fenomeno” esordisce Bortolomiol.

In ogni caso, la reazione dei concessionari è stata molto positiva. “Dall’ultima rilevazione che abbiamo effettuato nei mesi del lockdown, è emerso che soltanto 2 su oltre 950 imprenditori erano decisi a chiudere a causa del Covid.  La maggior parte ha dichiarato di voler far fronte all’emergenza, pur con grandi sacrifici”.

COME CAMBIA IL MESTIERE DEL CONCESSIONARIO

Il mestiere del dealer, quello sì, sarà molto influenzato dal periodo che stiamo vivendo. “Prevedo che i prossimi 24 mesi saranno un ottovolante: ci saranno tanti cambiamenti, fusioni e acquisizioni, ma cambierà molto anche l’approccio al business. Il lockdown, infatti, ha accelerato l’effetto e-commerce, aumentando la confidenza dei consumatori nell’utilizzo di Internet e del digitale osserva Bortolomiol.

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“Occorre integrare i sistemi di business per rendere il processo d’acquisto semplice e lineare” aggiunge il manager, riferendosi al collegamento stretto che deve gioco forza instaurarsi tra l’attività sul web, la logistica e il marketing.

FISICO & DIGITALE

Fino a che punto l’acquisto dell’auto si digitalizzerà? “Non porrei limiti alla digitalizzazione” risponde Bortolomiol. Il vicepresidente di Quintegia sottolinea che ci sarà sempre una distinzione tra i clienti che vedranno l’auto in modo più razionale e quelli che, invece, saranno più coinvolti dal punto di vista emozionale.

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Anche questi ultimi, però, potranno affidarsi all‘e-commerce. “Non è detto che il digital non possa essere emotivamente appagante” aggiunge il nostro ospite, ribadendo che l’acquisto digitale potrà portare anche una certa convenienza economica, stabilendo “prezzi più corretti rispetto alla situazione di mercato”.

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