Bonora: insieme a Capezzone per il rilancio dell’automotive

Pierluigi Bonora, #FORUMAutoMotive

Sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche di interesse economico, ma anche culturale, legate all’industria auto e alla mobilità. E’ uno degli obiettivi ispiratori di #FORUMAutoMotive, il “think tank” fondato dal giornalista Pierluigi Bonora, vicecapo della redazione Economia e responsabile della sezione Motori del quotidiano “Il Giornale”. “#FORUMAutoMotive – racconta davanti alle telecamere di DealerLink – è un serbatoio di idee che il sottoscritto e un gruppo di esperti mette a disposizione del settore per poter incidere con più forza a livello istituzionale”. Obiettivo: far comprendere il peso che l’automotive riveste per l’economia del Paese.

VIDEO: INTERVISTA A PIERLUIGI BONORA, GIORNALISTA E PROMOTORE DI #FORUM AUTOMOTIVE

Il dibattito tra gli esperti dell’industria auto e della mobilità avviene in diversi contesti: da quelli virtuali, ma non per questo meno efficaci, della pagina Facebook e del sito di #FORUMAutoMotive alle occasioni di incontro come quella organizzata lo scorso 30 marzo a Milano. Un appuntamento al quale era presente anche Daniele Capezzone, presidente della Commissione finanza della Camera dei deputati e promotore di un pacchetto per il rilancio dell’auto caldeggiato da #FORUMAutoMotive.

“Daniele Capezzone – osserva Bonora – è l’unico tra i politici italiani a impegnarsi concretamente. Abbiamo capito sul campo che ha a cuore il problema auto, che considera insieme alla casa la leva per poter far ripartire l’economia e l’occupazione del Paese”. Tre i punti alla base della sua proposta: esenzione dal bollo per 3 anni per chi acquista un’auto nuova, per 5 anni se l’auto è green; trascorso questo tempo vale il meccanismo del “più inquini, più paghi” e, in questo caso solo per le auto green, deducibilità al 40% per le auto aziendali.

Questo pacchetto è stato presentato lo scorso anno, è arrivato vicinissimo al traguardo e si è arenato. “A Capezzone – conclude Bonora – forse è mancato anche il sostegno finale forte da parte della filiera automotive, che ancora appare molto disunita”.

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