Quali sono le prospettive del mercato dell’auto? Parola a 3 dealer

Il calo del -27,9% di maggio (rispetto allo stesso mese del 2019) è solo l’ultimo segnale di un mercato dell’auto in difficoltà. Gli strascichi del Covid, l’incertezza economica, la mancanza di incentivi sulle fasce di veicoli più popolari (ibridi e Euro 6 termici) e, allo stesso tempo, gli ostacoli che impediscono di scegliere un’auto elettrica e ibrida plug-in hanno sicuramente influenzato le potenzialità di acquisto degli italiani.

Il ruolo dell’auto rimane centrale, ma l’auto nuova, ad oggi, si compra poco. Meglio, per molti, rinviare la spesa o magari puntare su un’auto usata. In questo quadro, quali sono le prospettive per la seconda parte dell’anno? Ne abbiamo parlato con tre importanti dealer che abbiamo incontrato a MOBILITYhub on Track, la fiera del B2B andata in scena nei giorni scorsi all’Autodromo di Vairano (Pavia).

L’ANDAMENTO DEL MERCATO DELL’AUTO

Prima di passare a parlare del prossimo futuro, con Alberto Di Tanno, amministratore delegato e presidente del Gruppo Intergea (uno dei principali poli nazionali della distribuzione automobilistica) abbiamo fatto il punto sul periodo gennaio-giugno.

mercato auto maggio 2021

“Il primo trimestre del 2021 è andato decisamente bene, oltre le aspettative, mentre il secondo trimestre peggio, anche a causa della mancanza di prodotto: cominciamo a soffrire la problematica dei semiconduttori e, al tempo stesso, la carenza di usato, dato che lo scorso anno i grandi noleggiatori del breve termine non hanno inflottato e, quindi, queste auto mancano all’appello, i prezzi si alzano ma, non essendoci prodotto, non riusciamo ad ottenere volumi” esamina Di Tanno.

PROSPETTIVE E INCOGNITE

Per i prossimi mesi, aldilà dei numeri, si profila una situazione piuttosto insolita per i concessionari, mai accaduta negli ultimi anni. “Nell’ultimo ventennio abbiamo sempre vissuto un eccesso di produzione e di vetture – spiega Di Tanno -, ma temo che nei prossimi sei mesi si verificherà il contrario, ovvero non avremo vetture: o meglio, eccederanno quelle elettriche ma quelle termiche e ibride verranno a mancare rispetto alle necessità di mercato”.

Un aspetto che, aldilà del rifinanziamento degli incentivi, è destinato ad incidere sulle vendite.

“Le prospettive per la seconda parte dell’anno non sono chiare e sono influenzate da due eventi: la possibilità o meno di proroga degli incentivi statali, che oggi sono garantiti solo sulle vetture elettriche, e il nodo della consegna delle vetture, con i noti ritardi che stanno riguardando la produzione di tutti Car Maker” gli fa eco Andrea Campello, ceo di Campello Motors

Più ottimista la visione di Luca Villotta, Chief Technical & Digital Officer De Bona Motors. “Finalmente qualcosa si sta muovendo, non solo per noi dealer ma anche per i clienti. I numeri del primo semestre ci danno speranze che nel secondo semestre i nostri clienti aumenteranno la presenza e, quindi, le nostre opportunità di vendita. Quello che abbiamo passato, in termini di pandemia e di rallentamento del mercato, sta scemando. Siamo fiduciosi che il mercato riprenderà”.

incentivi auto: la situazione a novembre 2020

IL NODO DEGLI INCENTIVI

Incentivi sì o incentivi no? Il punto di vista di Villotta mostra un’opinione diversa rispetto alle canoniche “voci del coro”. “Gli incentivi sono stati un grosso push nei mesi scorsi, ma hanno un po’ drogato il mercato: hanno determinato un boom di vendite, che poi è improvvisamente venuto meno. Quindi abbiamo dovuto riprendere in mano la situazione, reingaggiando il cliente” sottolinea.

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Come dire, va bene la spinta dall’alto, ma ciò che conta realmente nei prossimi mesi sarà la fiducia del consumatore. In fondo, alla base di ogni trattativa, c’è una relazione tra venditore e cliente. Che, con l’allentarsi della pandemia, potrà tornare ad essere quella di prima.

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