Il noleggio traina la crescita del primo semestre 2015

Pietro Teofilatto, Aniasa

Il comparto del noleggio auto per pmi, partite iva e aziende ha letteralmente trainato la crescita del primo semestre 2015. Non ha dubbi in proposito Pietro Teofilatto, direttore della sezione Noleggio a lungo termine di Aniasa, associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici. La crescita registrata dal renting nei primi sei mesi dell’anno in corso è davvero sorprendente. “Si tratta, al 30 giugno, di un incremento del 19,6%, circa 34mila unità in più sul 2014, con un aumento di rappresentanza del settore dal 23 a 24%”.Mercato auto primo semestre 2015

In questo contesto, emerge un trend che ha grande importanza. Oltre al noleggio auto per pmi, liberi professionisti e flotte aziendali, infatti, il renting si sta inserendo anche nel mercato dei privati. “Le iniziative delle aziende di noleggio – osserva Teofilatto – stanno progressivamente raccogliendo consensi, semplificati i processi operativi e migliorata la ‘customer experience’ del cliente”. Certo, è ancora prematuro annunciare il totale distacco dal concetto di proprietà. Ma una cosa è certa: “L’ingresso del lungo termine nel bacino dei privati è comunque una realtà, anche se ancora limitata (si tratta infatti di circa 8mila contratti), e sarà importante monitorarne l’andamento su un arco temporale più ampio”.

E se i privati si avvicinano sempre più alle formule innovative di mobilità, in questa prima metà del 2015 tornano anche in concessionaria. Il canale delle famiglie, quello più rilevante in assoluto per il mercato automotive, sta infatti registrando una discreta ripresa e si consolida sul 60% di quota. Un risultato determinato in primo luogo dai dealer. “Al nuovo e coraggioso atteggiamento dei concessionari, che hanno innovato moltissimo il marketing e i servizi di post vendita – sottolinea il direttore della sezione Nlt di Aniasa – si è unita l’attività delle Case, che hanno promosso numerosi nuovi modelli”.

Ecco, dunque, le prospettive del comparto automotive entro la fine dell’anno. “Le proiezioni dei risultati del primo semestre su base annua – conclude Teofilatto – indicano un volume complessivo di circa 1.500.000 auto, un+15% a fine 2015. Si tratta di volumi che ci riportano indietro di 35 anni, al 1980. Di questo passo solo nel 2018 si raggiungeranno le 1,8 milioni di immatricolazioni, i livelli per garantire un vero ciclo di rinnovo del parco circolante. Per favorire un sicuro rilancio del settore, a costo zero per lo Stato, serve con urgenza una nuova fiscalità, sia per i privati sia per le aziende”.

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