Auto usate, boom del giro d’affari. Crescono le Km 0 e si riducono gli scambi tra privati

Mercato auto usate: i dati di aci a giugno 2019

Il 2018, a fronte di una flessione del mercato del nuovo, si è chiuso con un incremento delle vendite di auto usate. Auto usate che, con 5.567.570 trasferimenti di proprietà complessivi, segnano una crescita del 4,3% e circa 230.000 vetture in più rispetto alle 5.337.851 dell’anno 2017. Sono i dati diffusi da Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, attraverso le analisi di dettaglio del Centro Studi e Statistiche.

Auto usate, boom del giro d'affari nel 2018. Cresce il Km 0 e si riducono gli scambi tra privati

CRESCONO LE AUTO KM 0

Secondo i dati diffusi da Unrae, il 2018 è stato caratterizzato da una buona dose di auto a Km 0 immesse sul mercato dell’usato, generati dal volume record di autoimmatricolazioni del 2017. Dalla scomposizione emerge un andamento simile fra trasferimenti netti e minivolture.

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I passaggi netti, infatti, sono cresciuti del 4% grazie alle 3.043.577 unità che si confrontano con le 2.925.391 dell’anno precedente. Le minivolture (i trasferimenti temporanei agli operatori in attesa della rivendita al cliente), grazie alle 2.523.993 unità del 2018, presentano un incremento del 4,6% a confronto con le 2.412.460 dell’anno 2017.

BOOM DEL GIRO D’AFFARI DELL’USATO

Il giro d’affari, generato dalla vendita degli oltre 3 milioni di auto usate, è stato di 21,6 miliardi di euro. Con una crescita del 10,1% rispetto ai 19,6 miliardi dell’anno 2017. L’incremento è stato più dinamico di quello delle auto trasferite, a causa di un incremento del prezzo medio delle auto oggetto di passaggio di proprietà, che si colloca intorno ai 7.100 euro.

Auto usate, boom del giro d'affari nel 2018. Cresce il Km 0 e si riducono gli scambi tra privati

AUMENTANO I PRIVATI CHE SCELGONO LE AUTO A KM 0

Nel 2018 è stato registrato un sostanzioso incremento degli acquisti di auto Km 0 da parte dei privati, che dal 6,1% salgono al 7,6% del totale. Qualche decimo viene recuperato dagli acquisti fatti presso un operatore di settore (casa auto, concessionaria, trader) al 46,8% di quota.

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Mentre perdono quasi due punti le auto che i privati si scambiano fra loro, posizionandosi al 44,6% e scendendo al 2° posto nel ranking fra i canali scelti per l’acquisto dell’auto usata.

 MINIVOLTURE PER CONTRAENTE

Scende di un punto nel 2018 la quota dei ritiri di autovetture da parte di operatori (case auto, concessionarie e trader), che comunque coprono oltre la metà delle minivolture (51,9%). In crescita di mezzo punto, invece, le auto derivanti da altri operatori (32,4% del totale) e dalle km 0, al 5,6% di quota. Nel 2018 rimangono sostanzialmente stabili le rappresentatività delle auto ritirate che derivano dal noleggio a lungo e a breve termine.

Auto usate, boom del giro d'affari nel 2018. Cresce il Km 0 e si riducono gli scambi tra privati

 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

Un canale fondamentale di auto immesse sul mercato dell’usato è quello del noleggio. Dall’analisi del lungo termine emerge che nel 2018 il 6,5% è andato a privati, il 12,9% è stato esportato e oltre il 73% è andato a dealer e rivenditori.

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IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE

Sul fronte del noleggio breve termine, nel 2018 il 37,5% è andato a società, principalmente società di leasing che dietro hanno un utilizzatore privato, il 2,7% è stato esportato e il 58,5% è tornato alle case sotto forma di buy back o venduto ai dealer.

Auto usate, boom del giro d'affari nel 2018. Cresce il Km 0 e si riducono gli scambi tra privati

LE AUTOIMMATRICOLAZIONI

Le autoimmatricolazioni (auto già immatricolate da case automobilistiche o reti di vendita) sono una fonte primaria di auto che entrano nel mercato dell’usato per raggiungere poi gli acquirenti privati. Seppur con un target di clientela diverso, visto che come tipologia di auto risultano molto più vicine al mercato delle auto nuove.

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Nel 2018 le 331.600 vetture autoimmatricolate sono state destinate per il 47% a un’utenza privata, il 22,4% è entrato nella disponibilità di altri operatori, il 20,5% risulta ancora da destinare e presente nel parco dell’intestatario della prima immatricolazione.

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