Citytech 2017: l’auto al centro della mobilità del futuro

Citytech 2017 città smart

Un’ottima notizia per i concessionari: l’automobile continuerà a rimanere al centro della mobilità futura, ma con un approccio nuovo e più smart rispetto a quello attuale. E’ quanto emerso da Citytech 2017, l’evento sulla sostenibilità in programma ieri e oggi alla Fabbrica del Vapore di Milano.

Citytech 2017 mobilità futura

Elettrico e innovazione tecnologica, con la guida autonoma come massima espressione, di certo, saranno al centro delle strategie dei Costruttori. Il concetto è stato più volte sottolineato nella sessione d’apertura dell’evento organizzato da Clickutility on Earth, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di alcuni esponenti delle istituzioni della città di Milano, di Aniasa (l’associazione dei noleggiatori di auto) e di esperti in materia di mobilità.

Approfondisci: la presentazione e il programma della manifestazione

CITYTECH 2017: MOBILITA’ E URBANISTICA AL CENTRO

Il fil rouge di Citytech 2017 è il legame tra due tematiche strettamente correlate tra loro, la mobilità e l’urbanistica: da qui il sottotitolo della manifestazione, “Il quartiere del terzo millennio“. Il riferimento va ai grandi cambiamenti che la mobilità stessa sta affrontando, con la direzione ormai intrapresa dell’abbattimento delle emissioni e dell’innovazione tecnologica.

Il futuro delle città “sarà caratterizzato da sempre maggiori investimenti in infrastrutture e dall’integrazione del trasporto privato con il trasporto pubblico” ha sottolineato Marco Granelli, assessore alla mobilità e ambiente del Comune di Milano. Secondo l’analisi di Gianluca Di Pasquale (Ernst & Young) siamo già nella prima fase della mobilità del domani, caratterizzata da piattaforme tecnologiche verticali esistenti, ma per ora poco integrate. Proprio l’integrazione sarà il prossimo step.

SHARING E CONNETTIVITA’

 Connettività, intelligenza artificiale e sharing saranno dunque le principali direttrici in vista del futuro. E, tra gli ingredienti della mobilità smart, ci sarà l’auto connessa e condivisa attraverso la formula del car sharing.

“Oggi si fa ancora un utilizzo poco smart della vettura – ha precisato Andrea Cardinali, presidente di Aniasa – ma lo smart working, i veicoli connessi, autonomi, condivisi ed elettrici, uniti a servizi flessibili e integrati, a processi digitalizzati e alle infrastrutture saranno ingredienti fondamentali per creare un nuovo scenario”. Con le quattro ruote sempre al centro del palcoscenico.

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