Cos’è Telegram? Sulla carta, un’applicazione di messagistica istantanea gratuita. In pratica, però, questo social forse ancora poco conosciuto ai più, rappresenta un unicum del settore, in grado di offrire numerosi vantaggi alle aziende che scelgono di utilizzarlo.
Telegram può infatti essere paragonato a una mailing list che abbraccia i diktat del marketing conversazionale. E se fin qui non è chiaro ecco una serie di suggerimenti per sfruttare Telegram per concessionari nel modo giusto.
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PERCHÈ USARE TELEGRAM PER CONCESSIONARI
Sono diverse le situazioni in cui Telegram può tornare utile ai dealer. Grazie alla possibilità di creare chat segrete, gruppi (aperti o chiusi) e canali, il social si presta a utilizzi diversi.
Per le comunicazioni interne
Telegram, così come Whatsapp, nasce per permettere agli utenti di condividere messaggi in modo gratuito ed immediato. A differenza del competitor, però, permette di condividere senza sforzi anche pdf, documenti, immagini e video senza comprometterne la qualità. Il che può tornare particolare utile nella comunicazione tra colleghi.
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Per raggiungere un pubblico vastissimo (e interessato)
Su Telegram ogni gruppo può ospitare fino a 100.000 follower, mentre i canali consentono un numero illimitato di iscritti. Il che permette all’azienda di raggiungere un pubblico amplissimo senza spendere un euro.
Punto di forza del canale è anche la targettizzazione spontanea degli utenti. A differenza di Facebook, ad esempio, è difficile che qualcuno finisca a seguire un canale che non gli interessa particolarmente. Ogni utente che sceglie di seguire il brand lo farà perché realmente interessato.
Per rafforzare la community
Mentre i canali sono aperti a tutti, i gruppi Telegram possono essere privati, riservati cioè solo agli utenti che hanno ricevuto l’url di invito. Ottimo strumento per far sapere ai clienti più fedeli quanto siano importanti, riservando loro offerte speciali e promozioni dedicate.
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Per essere “ascoltati” davvero
La percentuale di visualizzazione di una pagina aziendale su Facebook è rappresentata da circa il 10% del numero totale dei follower. Su Telegram, invece, proprio per via della specificità di gruppi e canali, un post, in media, è visualizzato da una percentuale di circa il 70% degli iscritti.
