Incentivi alla rottamazione nel Veneto, il plauso di Federauto

Filippo Pavan Bernacchi, presidente Federauto

Il mercato automobilistico italiano è connotato dall’anzianità del parco circolante e da una crisi ancora senza risalita. In questo contesto, la gestione degli autosaloni del Veneto potrebbe riprendere una boccata d’ossigeno grazie agli incentivi stanziati dalla Regione per la rottamazione delle auto inquinanti, accolti con soddisfazione anche da Federauto. Tra i promotori dell’iniziativa c’è Giorgio Sina, presidente dei concessionari Alfa Romeo e presidente di Confcommercio Veneto Area Motori.

Nel complesso, la regione Veneto stanzia 2 milioni di euro, che saranno ripartiti in contributi di 1.000 euro a ogni richiedente che abbia i requisiti richiesti dal bando. Sono ammessi veicoli appartenenti alla categoria M1, destinati al trasporto di persone, e alle classi di emissioni Euro 0 benzina o diesel ed Euro 1, 2, 3 diesel. Ad essere inclusi, inoltre, sono anche i veicoli con doppia alimentazione benzina e metano o benzina GPL, purché Euro 0.

L’iniziativa è volta a sostenere lo svecchiamento di un parco auto ormai obsoleto e pericoloso, ma anche a migliorare la gestione degli autosaloni, incentivando la domanda di vetture più sicure ed ecologiche. I nuovi veicoli dovranno essere acquistati a entro il 31 marzo 2015. Si potrà scegliere tra le seguenti opzioni di categoria M1: alimentazione bifuel e cilindrata non superiore a 2000 cc, ibrida con cilindrata non superiore a 2000 cc, a benzina con cilindrata non superiore a 1600 cc e appartenente alla classe Euro 5 o superiore; a benzina con cilindrata non superiore a 2000 cc di cilindrata e della classe Euro 6.

Grande la soddisfazione di Federauto, la federazione che rappresenta tutti i concessionari italiani. “Siamo felici – commenta il presidente Filippo Pavan Bernacchi – che il Veneto abbia adottato questa significativa misura per svecchiare il parco circolante con sicuri impatti per la sicurezza, l’inquinamento e l’occupazione. Magari non è la soluzione di tutti i nostri mali, ma è un importante segnale che auspichiamo non resterà isolato”.

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