Gli italiani puntano sull’ibrido? Sì, lo conferma uno studio di Quintegia

L’ibrido è sempre più una realtà per i concessionari. E, non a caso, per 6 italiani su 10 la prossima auto potrebbe essere ibrida plug-in: lo conferma l’annuale Automotive Customer Study di Quintegia, che ha coinvolto quasi 3700 automobilisti italiani e che sarà presentato nel corso della prossima edizione di Automotive Dealer Day (Veronafiere, 14-15-16 settembre).

ITALIANI E IBRIDO: LA SURVEY DI QUINTEGIA

La classifica delle motorizzazioni è occupata in 3 delle prime 4 posizioni dalle nuove alimentazioni. Secondo un estratto della survey della società di ricerca e consulenza trevigiana, dietro il Phev, che è l’alimentazione che maggiormente attira i nostri connazionali, 1 intervistato su 2 prende ancora in considerazione la benzina, mentre rappresentano il 46% coloro che acquisterebbero una ibrida non plug-in (Full o Mild). Sotto, invece, l’elettrico, che rappresenta una possibilità per il 43% degli italiani, in crescita sul 37% dello scorso anno.

Approfondisci: come si stanno organizzando i concessionari per vendere le auto elettriche e ibride?

“Stiamo vivendo una fase di evoluzione del mercato che vede i consumatori avvicinarsi alle nuove tecnologie con un approccio pragmatico e sperimentale – spiega Tommaso Bortolomiol, partner e vicepresidente Corporate & Industry Relations di QuintegiaIn questo contesto, l’ibrido, che in apparenza può sembrare una non scelta, in realtà si presenta come la più naturale ed accessibile formula transitoria verso l’elettrico, un salto nel futuro ancorato al salvagente delle alimentazioni tradizionali”.

Non è un caso, infatti, che la quota degli interessati alle auto elettriche salga al 70% tra coloro che già guidano un’auto ibrida. Lo studio rileva inoltre la tendenza attuale a considerare l’auto elettrica come auto secondaria: il 65% dei possessori di un EV dichiara che non avrebbe effettuato l’acquisto se fosse stata l’unica auto del parco familiare.

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