Telematica e concessionari: prevenire è meglio che curare

Paola Carrea, Magneti Marelli

Nell’universo dei servizi post post vendita per i concessionari, che aiutano la fidelizzazione, oggi non si può non citare la telematica applicata alle officine: negli ultimi anni, infatti, la telediagnosi si è evoluta, diventando sempre più raffinata. Per i dealer ci sono opportunità da cogliere, specie in un’ottica di customer care.

La scatola nera, in particolare, è un servizio fornito da chi propone il veicolo, sia esso una società di noleggio a lungo termine o un concessionario: “Si crea un rapporto tra il cliente e chi vende l’auto – spiega Manuele Cavalli, co-fondatore e direttore tecnico di Texa, l’azienda trevigiana specialista in autodiagnosi – Il dealer riceve informazioni della macchina venduta sul pc della sua officina e questo crea fidelizzazione. L’automobilista percepisce un servizio importante: gli si può ricordare una scadenza, rassicurarlo se si accende una spia e in certi casi spegnerla senza nemmeno passare dall’officina. Per le concessionarie evolute che guardano un po’ in là, è uno strumento potente per alimentare un rapporto diverso tra cliente a concessionario”. Per questo, i dispositivi di telediagnosi possono essere annoverati nel panorama dei servizi post vendita per i concessionari.

Prevenire il guasto è la prossima sfida anche secondo Paola Carrea, telematics director di Magneti Marelli: “Anni fa lavoravamo per Iveco per capire il livello di usura dell’olio. Il cambio olio, su un camion dove si misura in centinaia di litri, è molto caro. Sapere quando bisogna cambiarlo davvero è un valore sia per il camionista sia per chi ha il mezzo in garanzia. La diagnosi preventiva possibile grazie alla telematica serve a capire quando occorre intervenire sul veicolo in anticipo rispetto al verificarsi del guasto con notevole impatto sulla produttività, in particolare per i veicoli industriali, sulla sicurezza e sulla sicurezza e sul comfort di guida, sui costi”.

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