Unrae: il Mobility Champion per una nuova “cultura della mobilità”

mobility-champion-unrae-massimo-nordio

“È arrivato il momento di concepire la figura del «mobility champion», il promotore della «nuova cultura della mobilità”. Lo ha affermato con convinzione Massimo Nordio, presidente di Unrae, nel conferenza stampa organizzata a Roma la settimana scorsa. Dopo la presentazione della ricerca del Censis sulla “Verso una mobilità 2.0: la gestione del cambiamento”, il numero uno dell’associazione ha preso la parola per presentare le proposte tese a preparare e accompagnare il passaggio da una mobilità 1.0 ad una 2.0. Prima fra tutte, la figura del Mobility Champion secondo Unrae.

FARE SISTEMA

“Tra venti massimo trent’anni – ha spiegato Nordio – avremo una mobilità connessa, condivisa e a impatto zero sull’ambiente e sulle persone. Tutto questo non accadrà girando una chiave, ma passerà attraverso un lungo periodo di transizione, dove sarà fondamentale la nostra capacità di fare Sistema utilizzando al meglio le tecnologie disponibili, pianificando le necessarie infrastrutture e orientando le scelte di politica della mobilità verso l’equazione più efficiente per la collettività”. Ecco perché, secondo l’Unrae, i vari componenti della filiera, oggi devono necessariamente fare fronte comune per contribuire insieme al cambiamento della società.

IL MOBILITY CHAMPION

Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale una nuova figura. Ma chi è il Mobility Champion per Unrae? “Noi – risponde Nordio – pensiamo debba essere un soggetto terzo, di grande autorevolezza, capace di una lettura davvero sistemica e non condizionata né da ideologismi né da riferimenti agli interessi economici di parte”. In poche parole, deve essere in grado di alimentare una «nuova cultura della mobilità» scevra da pregiudizi e attenta alla coincidenza tra interessi individuali e collettivi. I suoi compiti, secondo l’Unrae, sono quello di riunire decisori e stakeholder, riducendo la frammentazione delle policy attuali; e di stimolare il coinvolgimento verso una mobilità sostenibile in tutti i sensi. Una “obbligazione” che, conclude Nordio, “deve riguardare tutti i soggetti della filiera, i produttori di autoveicoli, i decisori centrali, le amministrazioni locali, le compagnie assicurative, le aziende di trasporto pubblico, i produttori e distributori di carburanti, i soggetti che gestiscono flotte di veicoli, gli utilizzatori dei veicoli e gli utenti dei sistemi di trasporto”.

Partecipa alla discussione

Leggi anche

PREMIUM PARTNER
NEWSLETTER

Approfondimenti sul mercato auto

I più letti