Aste di auto usate: come funzionano e perché sono importanti per i concessionari

Come funzionano le aste di auto usate? Perché sono importanti per le concessionarie?

Le aste di auto usate sono diventate una vera e propria strategia di business per i concessionari auto. I dealer, oggi, hanno l’opportunità, attraverso il web oppure direttamente sui piazzali dedicati, di andare a caccia di affari e, allo stesso tempo, di smaltire i propri stock.

A cosa servono le aste di auto usate?

Nonostante il mercato dell’usato abbia registrato un leggero calo nel periodo estivo, ad eccezione di luglio concluso con un +3,6%, la variazione negativa di agosto si traduce in un +2,7% sulla media giornaliera, ogni 100 auto nuove ne sono state vendute 177.

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L’usato infatti è una vera risorsa per i concessionari, anche e soprattutto in termini di fidelizzazione: l’usato, infatti, richiede una spesa inferiore rispetto al nuovo e, se è in buone condizioni ed è accompagnato da una buona garanzia, agli occhi del cliente contribuisce a far guadagnare punti alla concessionaria. Ecco perché le aste di auto usate sono strategiche.

ASTE DI AUTO USATE: COME FUNZIONANO E A COSA SERVONO

Ci sono società, come per fare qualche esempio BCA, Adesa e Auto1, che sono specializzate nel settore. Le aste di auto usate possono essere organizzate direttamente all’interno del piazzale del dealer, oppure nelle sedi delle stesse società che offrono il servizi. Negli ultimi anni, però, la location più gettonata è quella virtuale, ovvero il web.

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I concessionari auto, attraverso le aste, possono raggiungere due importanti obiettivi:

  • acquistare auto usate (in questo caso il dealer è “buyer”) da diversi canali: commercianti, noleggiatori, ecc.
  • smaltire gli stock di auto usate rimasti in giacenza (in questo caso il dealer è “vendor”).

Come funzionano le aste di auto usate?

La “rotazione” corretta delle auto usate è fondamentale nel business del concessionario: in particolare, i dealer hanno necessità di tenere sempre all’interno dei propri showroom veicoli di seconda mano perfettamente mantenuti e “giovani”. Ovvero appetibili per i clienti.

TIPOLOGIE DI ASTE USATE

Ci sono fondamentalmente tre tipologie di aste di auto usate:

  • Le aste fisiche: ovvero quelle che vengono organizzate nei piazzali, e che consentono a chi compra di toccare con mano i veicoli.
  • Le aste on-line: ovvero quelle che vengono organizzate su Internet
  • Le aste “ibride”: ovvero le aste fisiche che, attraverso strumenti informatici (bastano una webcam e una connessione) consentono la partecipazione di utenti collegati a distanza.

Approfondisci: come vengono organizzate le aste nella sede di BCA Italia

L’EVOLUZIONE DELLE ASTE

Dal reale al virtuale: potremmo definire con queste parole l’evoluzione graduale che si è verificata in questi anni dalle aste fisiche alle aste on-line.

Molti operatori, infatti, che in precedenza puntavano soprattutto sull’asta fisica sono passati a organizzarle, nella maggior parte dei casi, su Internet. Questo perché l’asta on-line consente di raggiungere un numero maggiore di persone e può essere organizzata con una frequenza decisamente superiore.

aste auto usate

Lo strumento “virtuale” è molto apprezzato anche dai clienti, che comunque hanno la possibilità di analizzare nei dettagli le auto che andranno ad acquistare, attraverso foto e video.

In ogni caso, il “virtuale” non ha del tutto eliminato il “fisico”. Resta infatti invariato, per alcuni buyer, il fascino di toccare con mano i veicoli. In più, il contatto diretto tra le persone consente ai concessionari di “fare networking” e condividere esperienze. Per questo, le società specializzate nel settore tendono ad affiancare alle aste fisiche quelle on-line.

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