Il marchio francese DS ha in serbo numerosi servizi per concessionari. “Oggi è distribuito interamente dalla rete Citroën, è uno stesso mandato”, esordisce Andrea Valente, DS brand development manager, al quale abbiamo chiesto di illustrarci la strategia di sviluppo del fiore all’occhiello del Gruppo PSA. Facciamo un passo indietro. Con poco più di 550mila modelli venduti dal suo lancio nel 2010, di cui oltre 35mila in Italia, DS è un successo commerciale mondiale. Nel 2014, da prodotto di lusso di Citroën, è diventato a tutti gli effetti un vero e proprio brand (DS Automobiles) e ha debuttato al recente Salone di Ginevra con l’ambizione di rinnovare il premium francese.
VIDEO: INTERVISTA AD ANDREA VALENTE, DS BRAND DEVELOPMENT DIRECTOR
Quale sarà la riorganizzazione della rete di vendita e i relativi servizi per concessionari? “Abbiamo lanciato il programma DS Center – risponde Valente nella videointervista – dove i concessionari che aderiscono si impegnano ad avere degli standard più elevati in termini di identificazione DS, showroom a norma, azioni di marketing”.
Tre le tipologie di distribuzione individuate: la zona DS, ossia lo spazio dedicato al marchio premium negli showroom di Citroën; il salone DS, anch’esso all’interno di uno showroom Citroën ma fortemente caratterizzato internamente ed esternamente; e il DS Store, che è una vera e propria concessionaria DS separata dagli altri marchi del Gruppo e propone l’esperienza di vendita esclusiva alla base del nuovo brand. Il primo DS Store italiano è stato inaugurato di recente a Milano.
Alla fine del 2015 saranno 150 i punti vendita dedicati nel mondo, tra saloni e DS Store. “È un processo lungo – commenta Valente – che deve portare almeno fino al 2018, quando i mandati delle reti saranno differenti, ma che ci consenta già da ora di attirare una clientela premium. A partire dal 2018 ci saranno anche concessionari solo DS”.
