Specializzarsi nell’assistenza sui cambi automatici

Assistenza sul cambio automatico in concessionaria

L’attività di assistenza è per i concessionari una vera e propria risorsa. Tanto più perché oggi si aprono nuovi scenari e opportunità anche grazie al settore della manutenzione dei cambi automatici delle vetture. Se ne è accorta Motul Italia che ha dato vita al progetto “Motul Evo”, dedicato proprio alla riparazione delle trasmissioni automatiche di cui sono sempre più dotate le vetture di ultima generazione, così come i veicoli ibridi del futuro. Meccanismi delicati che richiedono competenze e strumenti ben diversi da quelli necessari per la manutenzione dei cambi tradizionali.

Per trasferire il bagaglio di conoscenze specifiche su questo tipo di assistenza a concessionari, ricambisti, autofficine, tecnici e meccanici della rete, Motul Italia ha organizzato una serie di giornate di formazione. L’ultimo di questi momenti è andato in scena presso un’autofficina di Senigallia, dove sono confluiti i vertici della filiale italiana di Motul. Qui è anche stata ricevuta una delegazione di tecnici meccanici, elettrauto e ricambisti giunti dalla Russia, da Singapore e dall’Ucraina per imparare a lavorare bene in un settore – quello delle vetture con cambio automatico – in decisa e rapida crescita.

Intanto, l’Osservatorio Autopromotec ha diffuso gli ultimi dati di mercato sul mercato dell’assistenza. In base all’elaborazione dei dati diffusi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il primo semestre 2014 si è chiuso con un calo del -1,4% delle revisioni di auto effettuate presso le officine autorizzate, ma con un incremento del +0,8% dei costi per manutenzione e riparazione. “Nonostante il numero di autoveicoli chiamati a revisione nel primo semestre del 2014 sia stato inferiore a quelli chiamati nel 2013 – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – la spesa degli italiani per la revisione è comunque aumentata. Ciò è dovuto ad un aumento dell’1,6% della spesa per le operazioni di previsione, determinato sia dal normale incremento dei costi di manutenzione e riparazione sia dall’incremento dell’aliquota Iva, che nel primo semestre 2013 era ancora del 21% ma che nel primo semestre del 2014 era già salita al 22%”.

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